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Visualizzazione dei post con l'etichetta portafoglio etf

Un portafoglio a prova di inflazione

Come difendersi dalla crescente inflazione? Nel report di oggi concentriamo la nostra attenzione su 5 grandi aziende multinazionali ad alto dividendo e due ETF che hanno già dimostrato nel passato particolare forza in scenari macroenomici simili a quello attuale, e che sono oggi da considerare per l’inserimento in un portafoglio diversificato che punti ad una maggiore difesa in caso di aumenti superiori dell’inflazione. Continua a leggere

Portafoglio ETF bilanciato ADUC30

da investire.aduc.it di Alessandro Pedone Alcuni lettori ci hanno chiesto aggiornamenti su un articolo che pubblicammo a Gennaio del 2008 dal titolo " Fare meglio (anche MOLTO meglio) del risparmio gestito e' piu' semplice di quello che si pensa " In quell'articolo evidenziavo come seguendo il decalogo per investitori finanziari non esperti si riesca con estrema semplicità a fare meglio (anche molto meglio) della media dei fondi comuni d'investimento (i quali sono, a loro volta, "il meglio"... si fa per dire... di ciò che offre l'industria del risparmio gestito). Quell'articolo si concludeva con un esempio di portafoglio semplicissimo, composto da due soli titoli: un CCT ed un ETF azionario scelto essenzialmente per la sua ampia diversificazione. Continua a leggere.

Etf strutturati? Meglio starne alla larga

Sono finiti sotto accusa gli Etf che usano swap (operazioni che consistono nello scambio tra il rendimento del patrimonio investito e quello dell’indice), anziché investire nei titoli che compongono il paniere di riferimento, e tutti gli Etf “strutturati”, ossia quelli che impiegano strumenti derivati. L’accusa è di opacità ed è un’accusa pesante, dal momento che uno dei fattori di successo dei replicanti è proprio la trasparenza. A lanciare l’allarme lo scorso gennaio è stato Paul Justice, strategist di Morningstar (vedi l'articolo sul sito Morningstar.com ). A distanza di qualche mese gli ha fatto eco l’associazione di tutela degli investitori North America securities administration, che li ha inseriti in una sorta di lista nera degli strumenti finanziari, giustificando la decisione con il fatto che sono offerti agli investitori retail che potrebbero non essere pienamente consapevoli dei rischi che corrono. E in precedenza anche l’autorità di vigilanza su Wall Street, la Sec, ha ...

Portafogli ETF: due esempi, prudente e aggressivo

Molti che si avvicinano per la prima volta alla finanza e agli ETF si chiedono come è possibile comporre un portafoglio ETF che risponda alle loro esigenze. Purtroppo non può esistere un "portafoglio universale": è possibile però costruire dei modelli di portafoglio che possano andare bene per categorie di utenti, prudenti e più aggressivi. Il sito Bluerating.com ci propone due portafogli: un portafoglio prudente e un portafoglio più aggressivo. Continua a leggere.

Morningstar.it si rinnova e apre agli Etf

Nasce il nuovo sito di Morningstar.it: tra le principali novità ci sono una sezione interamente dedicata agli Etf, nuovi strumenti di ricerca e analisi dei fondi, un rinnovato My Portfolio per la gestione dei propri investimenti, più attenzione alla formazione e ai temi legali e fiscali. Gli Etf sono diventati in pochi anni uno strumento molto popolare tra gli investitori. Morningstar, da sempre leader nel settore fondi, offre per la prima volta una sezione dedicata a questi nuovi prodotti con notizie, analisi, schede informative, strumenti di ricerca e analisi. Sono presenti anche tutte le tradizionali statistiche continuamente aggiornate e i dati di rendimento su diversi orizzonti temporali. Continua a leggere..

Sorprese dal Sol Levante?

In molti lo vedono come un listino che ha la capacità di sovraperformare i listini di tutto il globo. Complice anche una ormai cronica situazione di insipidità direzionale. Da anni il Sol levante è “calante”: chi ha investito sul Giappone è in minusvalenza cronica, ancor più se, come la maggior parte dei risparmiatori, ha investito senza la copertura del cambio. Però secondo molti il Giappone ha le carte in regola per essere la sorpresa. E a portare la sorpresa non sarebbe solo, quindi, un eventuale performance dell’indice Nikkey o Topix, ma anche un’importante rivalutazione valutaria. Continua a leggere NOTA: Ricordiamo che sul Giappone abbiamo 4 etf quotati a Milano (i cui rendimenti nell'ultimo anno ammontano a circa il -27%): MSCI Japan-IS (IJPN.MI) Japan Topix-LX (JPN.MI) MSCI Japan TRN-DB (XMJP.MI) FTSE RAFI Japan-LX (RJPN.MI)

Servono fondi indicizzati: parola di Meir Statman

In questo articolo tratto dal Corriere si sostiene che occorre investire in strumenti indicizzati e trasparenti. E gli ETF rispondo perfettamente a questi requisiti. Il consiglio di Statman è anche quello di adottare una stategia "value" ovvero preferire titoli con bassi prezzi ma spesso con solidi rendimenti. E anche in questo caso esistono vari ETF che possono implementare questa strategia. Buona lettura. Articolo tratto da Corriere Economia http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=MAX15 Attenzione a investire nei titoli di moda e nei fondi comuni che pubblicizzano ottime performance a breve. È facile farsi attirare, per come è fatta la nostra psicologia da investitori, ma i risultati rischiano di essere terribili. A mettere in guardia è l'esperto di finanza comportamentale Meir Statman , che su questi temi ha recentemente parlato a un seminario organizzato a Milano da Assogestioni e Bsi Gamma Foundation. Tornato in America, Statman ap...

Strategie di asset allocation con gli etf

Un interessantissimo articolo tratto dal sito Fineco.it. Gli etf possono essere considerati come degli strumenti di investimento“democratici”, in quanto permettono a chiunque, a prescindere dalle proprie conoscenze e disponibilità finanziarie, di attuare strategie anche complesse che fino a poco tempo fa erano riservate a pochi. Questo avvantaggia in modo significativo gli investitori privati che hanno la possibilità di avere un portafoglio ben diversificato semplicemente negoziando pochi etf, se opportunamente selezionati. Ma bisogna considerare anche l’altro lato della medaglia. Dato che operare con gli etf è da un punto di vista puramente operativo sostanzialmente simile all’investimento nelle azioni, si potrebbe arrivare a “confondere” il ruolo dei fondi passivi all’interno del proprio portafoglio. Da un lato si potrebbe attribuire ad un etf sul mercato europeo lo stesso peso dato singola azione o dall’altro si potrebbe avere un portafoglio in cui l’esposizione verso un paese emerg...

Portafoglio ETF "Yale": un bilancio

Ad un anno dal suo lancio e con l'orso che impazza nelle borse pubblichiamo l'aggiornamento del portafoglio Yale composto da soli ETF "italiani". Rispetto a qualche giorno fa, 13 febbraio 2007, il portafoglio ha subito una perdita del 5%, inferiore comunque alla correzione intrapresa dai mercati azionari in questi ultimi giorni. Purtroppo però il sito italiano di Yahoo! Finanza restituisce ormai da giorni risultati degli ETF aggiornati al 27 febbraio. Siamo però riusciti ad avere il nostro portafoglio ETF aggiornato accedendo alla versione americana del sito stesso. Questo dunque il portafoglio ETF "Yale".

Giornata drammatica per le borse e per le banche

Oggi sono tutti davanti al pc cercando di capire dove va il mercato, cosa vendere ed eventualmente cosa comprare. Chi come me non ha piattaforme professionali riscontra notevoli problema anche al solo accedere al portafoglio. Neanche accedere alla pagine degli ETF funziona...

Che batosta

Che batosta! In una giornata le borse europee hanno perso quasi quanto erano riusciti a guadagnare in due mesi. Le vendite si sono abbattuti su tutti i titoli e quindi gli ETF, che replicano esattamente l'andamento dei mercati, hanno subito un tracollo esattamente in linea coi mercati. Uno dei pregi degli ETF, come sappiamo, a volte diventa un difetto. Rimane al solito da dimostrare quanti degli operatori di mercato oggi siano riusciti effettivamente a non avere un -3% sui loro portafogli. Domani, sperando che gli aggiornamenti di Yahoo! Finanza riprendano, verrà ripubblicato l'" ETF Yale Portfolio " virtuale aperto ormai quasi un anno fa.

Portafoglio "Yale" in ETF

Mesi fa lessi un interessante intervista a David Swensen, responsabile degli investimenti Yale University che gestisce con assoluto profitto e con la invidiabile media del +16% all'anno per 20 anni ininterrotti. Decisi di crearmi un portafoglio virtuale accogliendo i suoi suggerimenti che possono essere così riassunti: evitare i fondi comuni di investimento, ricchi di conflitti di interesse usare solo ETF o fondi indicizzati stare alla larga anche da Hedge Fund, ripieni di costi Consiglia anche un portafoglio buono per tutte le stagioni così composto: 25-30% in azioni del proprio paese 25-30% in azioni di borse estere evolute 5-10% sui paesi emergenti 5-10% in titoli di stato di alta qualità e a reddito fisso 5-10% in titoli di stato indicizzati all'inflazione 10-20% in veicoli immobiliari quali i Reit's americani Con un portafoglio così composto il fondo di Yale ha sempre ottenuto performance positive, anche nel 2001 (+9,2%) e nel 2002 (+0,7%). Questo il portafoglio virtua...