Passa ai contenuti principali

Portafoglio "Yale" in ETF

Mesi fa lessi un interessante intervista a David Swensen, responsabile degli investimenti Yale University che gestisce con assoluto profitto e con la invidiabile media del +16% all'anno per 20 anni ininterrotti. Decisi di crearmi un portafoglio virtuale accogliendo i suoi suggerimenti che possono essere così riassunti:

  1. evitare i fondi comuni di investimento, ricchi di conflitti di interesse
  2. usare solo ETF o fondi indicizzati
  3. stare alla larga anche da Hedge Fund, ripieni di costi
Consiglia anche un portafoglio buono per tutte le stagioni così composto:

  1. 25-30% in azioni del proprio paese
  2. 25-30% in azioni di borse estere evolute
  3. 5-10% sui paesi emergenti
  4. 5-10% in titoli di stato di alta qualità e a reddito fisso
  5. 5-10% in titoli di stato indicizzati all'inflazione
  6. 10-20% in veicoli immobiliari quali i Reit's americani
Con un portafoglio così composto il fondo di Yale ha sempre ottenuto performance positive, anche nel 2001 (+9,2%) e nel 2002 (+0,7%).

Questo il portafoglio virtuale di 10.000 investito a Marzo 2006 (poco prima del crollo di maggio).



Non siamo ancora arrivati al giro di boa di un anno e l'etf segna +15% circa.

Un interessante articolo su altri "lazy portfolio" lo trovate qui.

Commenti

Post popolari in questo blog

ETF? Sempre più complessi e opachi

Il successo degli ETF è stato innanzitutto dovuto alla loro semplicità e al loro basso costo. Ma ormai il mercato italiano di ETF, prima composto da semplici fondi passivi di noti indici di borsa, si è riempito di ETF sempre più complessi e con meccanismi di regolazione via via più opachi. Il commissario della Consob Vittorio Conti arriva perfino a consigliare di vietare alcuni ETF giacché "la mutazione genetica che è avvenuta in questi anni ha fatto degli Etf prodotti complessi e con influenze potenziali sulla stabilità dei mercati" Continua a leggere

Win For Life o Superenalotto

Si è parlato tempo fa della super vincita al SuperEnalotto, numeri che fanno sognare tutti quanti. Ma quale gioco è più remunerativo per il giocatore tra SuperEnalotto e Win For Life ? Ecco i numeri. La percentuale di pay-out del Superenalotto , ovvero quanto viene distribuito ai giocatori sotto forma di vincite e premi, è al di sotto del 35%, mentre la tassazione si aggira attorno al 55%. Il restante viene diviso tra il concessionario (circa il 3,5%) e il punto di vendita (8%). Numeri diversi per WinForLife , dove le percentuali si ribaltano: il payout è di circa il 65%, mentre la tassazione, circa il 23%, viene tutta devoluta alla ricostruzione dell'Abruzzo. E le probabilità di vincita? In Winforlife, per fare 10 o zero abbiamo 1 probabilità su 185.000, mentre per vincere il super premio WFL, ovvero fare 10+numerone, la probabilità è 20 volte più piccola, 1 su 3.695.120; per vincere il premio più alto del Superenalotto le probabilità scendono ulteriormente ad 1 su 622 mili