Fuga dai fondi. Ma esplodono gli Etf 06/12/2007 |
di Cristina Conti Fonte: LaMiaFinanza.it |
Anche in novembre, secondo i dati Assogestioni, i risparmiatori italiani hanno disinvestito 7,9 miliardi di euro dai prodotti tradizionali. Per quelli quotati in Borsa, invece, è boom. C’è un nesso fra i due dati? |
Le cause sono state ampiamente analizzate, anche su questo sito. E si comincia, finalmente, a pensare ai rimedi.
Ma c’è un dato con il quale vale la pena di confrontare la crisi dei fondi: la parallela esplosione degli Etf, i fondi indicizzati e quotati in Borsa. Il listino milanese ha superato ormai quota 200 prodotti. E siamo ormai alla seconda generazione di Etf che, pur non rinunciando alla gestione passiva (l’attività di gestione è limitata al replicare un indice, e risulta quindi assai meno costosa), si ancorano a indici più sofisticati, che puntano a selezionare non tanto le azioni più rappresentative di un mercato, e quindi le società più capitalizzate, quanto i titoli con maggiori potenzialità di crescita.
Gli scambi sono aumentati di pari passo: nel 2007 la media è di 5.400 contratti al giorno, e alla fine di ottobre il patrimonio in gestione degli Etf ha superato i 10.100 miliardi di euro.
Certo, le cifre sono ancora lontane da quelle dei fondi tradizionali. Ed è naturale che un’industria giovane abbia tassi di crescita più rapidi di una matura.
Ma i dati dimostrano anche che un prodotto innovativo ed efficiente trova uno spazio fra i risparmiatori e gli investitori. Anche se non è supportato da massicce campagne di pubblicità e tantomeno da reti di vendita dedicate.
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