Beppe Grillo in un post di ieri parla del risparmio tradito. Tradito da chi? Ma dalle banche, ovviamente, e dalle società di risparmio che mal lo gestiscono e per questa cattiva gestione vogliono anche le performance. Purtroppo, come da me segnalato sul suo blog, si dimentica di citare gli ETF, che come sappiamo sono fondi che non vogliono battere il mercato (ci riesce meno di un terzo dei fondi!) ma lo vuole replicare, con i suoi alti e i suoi bassi. E il costo per questo "lavoro" è anche di 10 volte inferiore rispetto ai fondi.
Il successo degli ETF è stato innanzitutto dovuto alla loro semplicità e al loro basso costo. Ma ormai il mercato italiano di ETF, prima composto da semplici fondi passivi di noti indici di borsa, si è riempito di ETF sempre più complessi e con meccanismi di regolazione via via più opachi. Il commissario della Consob Vittorio Conti arriva perfino a consigliare di vietare alcuni ETF giacché "la mutazione genetica che è avvenuta in questi anni ha fatto degli Etf prodotti complessi e con influenze potenziali sulla stabilità dei mercati" Continua a leggere
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