Fino ad oggi i cloni erano degli strumenti semplici collegati ad un indice di riferimento o su una materia prima. Dal 7 maggio verrà invece quotato il primo ETF "strutturato" targato Lyxor, il Lyxor ETF DJ Euro Stoxx 50 BuyWrite che ha l'obiettivo di replicare l'indice di strategia Dow Jones Euro Stoxx 50 BuyWrite. La strategia prevede di avere una posizione lunga sull'indice DJ Euro Stoxx 50 e una posizione “corta” su un’opzione "call out of the money" del 5% sullo stesso indice che viene rinnovata (“roll over”) mensilmente. In sostanza questa strategia consente di generare un rendimento più elevato rispetto all'Euro Stoxx 50 nelle fasi di stabilità o di leggero ribasso, ma inferiore in caso di forti rialzi. Non rappresenta comunque un investimento che protegge da forti ribassi di borsa.
Il successo degli ETF è stato innanzitutto dovuto alla loro semplicità e al loro basso costo. Ma ormai il mercato italiano di ETF, prima composto da semplici fondi passivi di noti indici di borsa, si è riempito di ETF sempre più complessi e con meccanismi di regolazione via via più opachi. Il commissario della Consob Vittorio Conti arriva perfino a consigliare di vietare alcuni ETF giacché "la mutazione genetica che è avvenuta in questi anni ha fatto degli Etf prodotti complessi e con influenze potenziali sulla stabilità dei mercati" Continua a leggere
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